1. L’A.C. Milan S.p.A. è società autenticamente ancorata a solide radici popolari, tradizionalmente del tutto aliena, sia a livello societario, sia al livello dei suoi sostenitori e simpatizzanti, a fenomeni di razzismo e di discriminazione di qualsiasi genere, che sono fermamente condannati.
2. Tutti i dipendenti, i calciatori, i tecnici e tutti i soggetti che instaurano con l’A.C. Milan S.p.A. rapporti contrattuali sono tenuti ad accettare e rispettare il Codice Etico della società che espressamente prevede, tra l’altro (alla sua seconda premessa), che “l’A.C. Milan ripudia ogni discriminazione delle persone basata sul sesso, sulle razze, sulle lingue, sulle condizioni personali e sociali, sul credo religioso e politico”.
3. Per effetto dell’accettazione del Codice Etico, qualsiasi eventuale condotta discriminatoria posta in essere da qualsiasi soggetto legato a qualsiasi titolo all’A.C. Milan è destinata ad essere sanzionata.
4. Il rispetto del Codice Etico e l’espresso rifiuto di ogni condotta o atteggiamento razzista costituisce condizione vincolante posta dall’A.C. Milan S.p.A. per l’instaurazione di rapporti con gruppi o associazioni di sostenitori.
5. In occasione delle gare, il Milan si impegna a fare scrupolosamente rispettare tutte le disposizioni di legge e sportive già esistenti in materia di lotta al razzismo e ad ogni forma di discriminazione, anche:
6. Tutte le iniziative dell’A.C. Milan ne confronti dei giovani sono improntate alla diffusione dei valori dello sport: primi fra tutti quelli del rispetto reciproco e della tolleranza.
7. Eventuali accertate condotte di matrice razzista tenute dagli abbonati in occasione delle gare possono essere sanzionate anche con il ritiro della tessera.
8. La lotta al razzismo costituisce uno degli aspetti oggetto dei rapporti di collaborazione tra l’A.C. Milan S.p.A. e le forze di Polizia al fine di garantire la sicurezza dello Stadio e il sereno svolgimento delle manifestazioni sportive.
9. L’A.C. Milan S.p.A. dispone di un piano di lunga durata volto a rafforzare all’interno della società e tra i suoi sostenitori di una mentalità del tutto aliena da qualsiasi concetto di discriminazione razziale. Tale piano prevede:
10.Nel corso della stagione sportiva 2012-2013 la squadra del Milan ha abbandonato il campo nel corso di una partita amichevole perché alcuni suoi giocatori di colore erano stati fatti oggetto di insulti a contenuto razziale. L’episodio ha avuto vasta eco mediatica. La costante attenzione del società alla lotta contro le discriminazioni razziali ha consentito di reagire prontamente all’episodio ponendo in essere una serie di azioni positive sul piano comunicativo iniziate con pubbliche prese di posizione sull’episodio da parte della società, dell’allenatore e dei calciatori e culminate il 6 gennaio 2013, quando la squadra è scesa in campo a San Siro per il riscaldamento prima della partita contro il Siena indossando la maglia ufficiale recante la doppia frase, in italiano e inglese, “AC MILAN CONTRO IL RAZZISMO”. Simili iniziative saranno ripetute ogni volta che sarà necessario.