Una trasferta alla ricerca di risposte. Dopo Monza e Atalanta, la squadra vuole certezze e soprattutto vuole ritrovare i tre punti. All'Olimpico abbiamo già vinto contro la Roma quest'anno - curiosamente sempre di venerdì e sempre nel primo giorno del mese (era l'1 settembre) - ma contro i biancocelesti brucia ancora il 4-0 dell'anno scorso, ulteriore motivazione per andare a prendersi una vittoria. Andiamo ad analizzare gli eventuali fattori che potrebbero indirizzare la sfida delle 20.45.
PRESIDIO DEGLI ESTERNI
Il 4-3-3 è un marchio riconoscibile di Sarri ancor prima che della Lazio. I biancocelesti dispongono di un parco attaccanti di grande qualità, specialmente sulle fasce: Zaccagni (appena rientrato dopo oltre un mese di stop), Felipe Anderson, Pedro e Isaksen, tutti intercambiabili e soprattutto insidiosi. Schierate spesso a piede invertito, per sfruttare la capacità di convergere e andare al tiro, le ali d'attacco rappresentano la fonte di gioco principale della Lazio. Il lavoro dei nostri terzini sarà importante, ma probabilmente a fare la differenza saranno il sostegno in ripiego degli attaccanti e il raddoppio interno dei centrocampisti. In generale, il lavoro di copertura dovrà essere corale perché negli spazi la Lazio può essere una sentenza.
RITMO E AGGRESSIVITÀ
Le partite vinte contro la Lazio nelle recenti stagioni si sono spesso contraddistinte per una crescita graduale della squadra nei 90', in termini di ritmo, pressing e recupero immediato del pallone. La Lazio ha dimostrato di poter soffrire i momenti in cui l'intensità dei rossoneri sale, è accaduto anche nella gara d'andata del 30 settembre scorso. Contro l'Atalanta la squadra ha mostrato livelli fisici e di impeto a tratti sorprendenti, considerato l'impegno europeo ravvicinato che pesava sulle gambe. Questi ritmi andranno confermati anche all'Olimpico, non solo in fase offensiva ma anche e soprattutto in quella difensiva, che richiederà compattezza e concentrazione globale per blindare la porta dopo i tanti gol subiti nelle ultime trasferte.
GIROUD E IMMOBILE, BOMBER A CONFRONTO
Due garanzie, Oli e Ciro. Il francese, classe '86, è a quota 13 gol stagionali di cui 12 in campionato, forte di una incredibile regolarità realizzativa che lo ha portato al gol già quattro volte nel 2024. Il nazionale italiano, complice qualche problema fisico, ha faticato a mantenere le medie delle scorse stagioni ma è comunque a quota 10 gol complessivi in questo 2023/24, in carriera ha già messo a referto 8 reti contro di noi e di recente ha superato i 200 gol in A. Giroud dovrà lottare su ogni pallone con la fisicità di Romagnoli e Casale, mentre Immobile dovrà cercare spazi e guizzi in una difesa più rapida come quella rossonera. Dalla vena dei due terminali offensivi, e soprattutto da come le due squadre saranno in grado di servirli, dipenderà molto delle sorti del match.
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